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Lì 2 di Gennaro
Al Sig.e Card. Bellarmino
Credo che poco sia per giovare che V.S.Ill.ma mi ammonisca e che io esegua le sue ammonizioni circa il far stampare il libro scritto in lingua francese, se d'altro canto l'autore med.o divulga che si stampa per ordine di N.S., poichè non pur lo scrisse a me quando mi mandò il libro il che poteva nuocer poco, ma lo ha scritto anche a Liegi ad un amico suo: serva ciò a V.S. Ill.ma per solo avviso, affinchè se ne possa valere come lo giudicherà più espediente.
Io ho già dato ordine che si stampi in detta città di Liegi, ma senza titolo: frattanto aspetterò muovo avviso de l'autore in risposta dei particolari che gli posi in considerazione quando risposi alla sua lettera.
Nel resto poichè io spero di potermene tornar a Roma, prima dei gran caldi, se ben sin qui non ho avviso alcuno del mio successore, se non che S.B.ne mi ha fatto gratta di volermelo mandare, come di tutto non dubito che avrà dato particolar conto a V.S. Ill.ma come a mio singolarissimo signore e padrone: non occorre che io m'estenda in altro, riservandomi di supplire in servirla presenzialmente per quello ancora che ho mancato di far questi quattro anni che saranno verso il fine al mio arrivo costì; e se frattanto V.S. Ill.ma si degnerà di favorirmi con alcun suo comandamento qui prima del mio partire, lo riceverò per particolar onore. Con che le bacio umilmente le mani.
Di Treveri.