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Molto Ill.re Sig.re
Per il desiderio che ho di servire a V.S. e di giovare a cotesta mia patria, non lascerò di fare l'officio di che lei mi scrive col Pre Generale della Comp.a e lo solleciterò a porre in esecuzione la buona, e pronta volontà sua per lo stabilimento di cotesto coll.o e spero che in ciò sarà consolata. V.S. alla quale con tutti di sua casa prego vero contento. Di Roma il di 15 di Nov.r 1609.
Di V.S.M. Ill.re
Aff.mo Cugino
il Card.le Bellarmino. Dopo scritta la lettera, ho fatto l'officio con l'Assistente d'Italia, che è venuto a visitarmi, e mi dice, che quanto ai padri il collegio sarà fermissimo, ne ci è pericolo, che si muti.
S.r Ant.o Cervini. Montep.no
Al m.to Ill.re Sig.r il Sig.or Antonio Cervini.
Montepulciano.