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Ser.mo Sig.r mio oss.mo La buona nuova, che V.A. Ser.ma si è degnata darmi del figlio maschio, che Dio N.S. ha concesso alla Ser.ma Infanta sua nuora è stata sentita da me con infinita contentezza, poichè per la servitù, e osservanza mia verso di cotesta Ser.ma casa, e di V.A. in particolare, godrà sempre tanto della loro prosperità, come se mi fossero proprie.
Mi rallegro però con V.A. della felicità accresciutagli, sperando che nell'animo de suoi servitori si rinnoveranno più volte questo contento. Con che rendendo a V.A. infinite grazie del conto che mi ha voluto dare di si felice parto, me gli raccomando in grazia, pregandogli da Dio ogni altra desiderata contentezza. Di Roma il di 22 d'Agosto 1609.
Di V.A. Ser.ma
Aff.mo Servitore
Il Card.le Bellarmino.
Ser.mo S.r Duca di Modena.