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Molto ill.re Sig.r fratello. Mi rallegro della nuova figliola, ma più della sanità della Sig.ra consorte, perchè temevo che ne pericolasse, massime in tempo così fastidioso. V.S. mi mandi i nomi e l'età di tutti li suoi figlioli e figliole.
Quanto a S.ta Chiara, si tenterà quello che si possa fare, massime che il Sig.r vicario e preposito mi assicurano che per ora non ci è pericolo che la casa gli caschi addosso. L'istesso preposito mi ha fatto fede di aver sempre esortato le monache ad accettare il partito di venir dentro, e che questo a lui pare molto buono espediente.
Ho scritto più volte a V.S. che io ho sempre scoperto nel Sig.r Giuseppe Vignanesi buonissima volontà verso V.S. e i suoi figlioli, e sempre mi ha esortato a donargli, e questo tanto quando stava con me, quanto di poi; e perchè vedo che V.S. tutta via crede il contrario, voglio dirgli una cosa che finora non ho voluto dirgli, e è che la causa che ha fatto che il Sig.r Giuseppe, quando è in Montepulciano, non pratichi troppo con lei, è solo per conto dell'altro suo cognato che pratica spesso con V.S., e loro stando poco bene insieme, non vorrebbe avere occasione di venire a parole. Questo non me l'ha detto lui, ma lo so per altra via; sicchè mi parrebbe ragionevole che V.S. sentisse bene di chi sente bene di lei, e non si immaginasse le cose che non sono; perchè non è senza colpa giudicare male degli altri senza buon fondamento. Con questo saluto tutti di casa. Di Roma 15 d'agosto 1609
Fratello aff.mo di V. S.
Il card. Bellarmino.
Al molto ill.re Sig.r fratello il Sig.r Thomasso Bellarmini.
Montepulciano.