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Molto ill.re signor fratello. Ho parlato con il P.Generale della impositione della Lira, et mi ha detto, che farà vedere, se si può pagare con buona conscienza, et che farà pagare, potendosi senza incorrere in censura. Anzi mi aggionse, che desidera dar'ogni sodisfattione alla communità, purchè si possa fare senza offendere Iddio. Hoggi si risolveranno, e scriveranno alli Padri di costi, quello che haveranno da fare, et spero si farà buona resolutione. Ho mandato l'Auditore a Fiorenza per compire con quelle Altezze, come hanno fatto tutti li Cardinali dello Stato. Mi ha detto che voleva nel ritorno venire à visitare V.S. Et credo sara costi il secondo o terzo giorno di quaresima, ma non occorrerà far grande previsione di pesci, perche lui suole mangiar'ova anco la quaresima, perche il pesce gli fa male. Già che veniva, gli ho dato una muta di mottetti. dedicati a me, a cio gli dia a Roberto, poi che e fatto musico. Il mulattiere Bino non e anco venuto. Il vino senza dubio sarà buono, ma la spesa non è buona, poi che più costa la portatura, che il vino, et qua non ci mancano vini buoni di ogni sorte. La nostra congregatione dell'indulgenze pian piano se ne va in fumo et si dismette, et cosi poco piu degli altri potrà giovare alli frati de Servi Con questo saluto tutti di casa. Di Roma li 28 di febraro 1609.
fratello aff.mo di V.S.
Il Card. Bellarmino.
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Al molto illustre signore fratello, il Signor Thommasso Bellarmini Montepulciano.