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A di XIII di Sett.e Al Sig.r Card.e Bellarmino.
Si è finito posso dire di stampar la risposta a l'Apologia Anglicana, non mancando altro che il primo foglio, il quale faccio differire a bello studio, acciò non si divulghi prima de la fiera di Francoforte, onde potessi venir a notizia del re, e esser proibito avanti che i librari inglesi i quali vanno a quella fiera dove senza dubbio ne compreranno un gran numero, li possano portar con se in Inghilterra. Nel qual tempo medesimo io ne manderò una buonaparte in Fiandra, affinchè di la poi siano per più vie mandati nel medesimo regno: intorno a che ho già dato buon ordine per la via dei padri della Compagnia: fra tanto mando qui aggiunte l'ultimo foglio del libro per mostra, acciò V.S. Ill.ma possa vedere la forma del carattere, e aver qualche poco di lume del modo che si è tenuto in dividerlo per vie di numeri e paragrafi, rimettendomi di mandarmele a suo tempo per la posta ordinaria tre esempi legati, affinchè ne possa presentar uno o l'altro al Sig.re Card.le Borghese a cui il libro è dedicato, e il terzo ritenere per lei. Vorrei poterne mandar per la medesima via in maggior numero acciò tanto più presto potesse da ciascuno esser veduta in Roma opera si degna, e ne la quale V.S. Ill.ma se non ha avanzata se stessa rispetto agli altri suoi parti, non si è mostrata punto inferiore in nessuna parte di essa. Ma perchè non mi par necessario far si grossa spesa, ne la mia borsa lo comporta, gli altri aspetteranno un mese o due sin tanto che i librari suppliscano con mandarne ai loro corrispondenti in Roma. Mi duole che il carattere non sia riuscito così bello come desideravo, e che non sia stato possibile con tutta diligenza usata di stampare il libro senza qualche errore; ma però spero che e dell'uno e dell'altro V.S. Ill.ma per la sua naturale umanità non resterà in tutto mal soddisfatta. E non mi occorrendo altro le bacio umiliss.te le mani. Di Colonia