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Scrissi a V.S. Ill.ma per un altra mia che il figliolo del Crollio era stato a Roma, e che per non aver saputo venir a far ricorso a la protezione di lei, fu consigliato e astretto di tornarsene a Confluenza; e che poi tornato avendo inteso dal padre che V.S. Ill.ma gli aveva impetrato loco nel collegio Germanico, egli ava risoluto di venir la seconda volta per goder della grazia ottenutagli. Onde ora essendo io richiesto da esso Crollio di accompagnar il figliolo con una mia lettera non ho potuto mancar di farlo come faccio con la presente, supplicando V.S. Ill.ma quanto più posso di operare con l'autorità sua che quanto prima sia ricevuto in esso Collegio; e se anche si degnerà di raccomandarlo al P. Rettore, acciò lo veda volentieri e tratti con la sua solita umanità, il favore e beneficio sarà tanto più, come spero, grato e accetto al Signor Dio; e io col padre insieme ne resterò con tanto maggiore obbligazione a V.S. Ill.ma alla quale resto etc. Di Colonia li 9 di settembre [1608].