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Ser.mo Sig.r mio oss.mo. Le preghiere degli amici mi faranno essere importuno a V.A. S.ma supplicandola così spesso delle sue grazie. Resti servita di scusarmi per sua benignità, ne guardi alle mie supplicazioni, ma al gusto, e gusto suo, quale mi è più caro che qualsivoglia cosa. Desidera Bernardino Maccabruni di Siena di esser favorito da V.A. per la prima vacanza dell'officio del magistrato dei paschi pur in Siena, e facendomisi istanza del vicario dell'arciv.vo di Capua suo fr.ello di supplicarla di questa grazia non ho potuto mancargli, e massime dicendomi che sia per dare ogni soddisfazione all'A.V. Ser.ma alla quale con questa occ.ne raccomando me stesso in grazia e li prego da Dio ogni desiderata felicità. Di Roma il di 19 di lug.io 1608.
Di V.A. Ser.ma
umiliss.o e divotiss.o servitor
il card.le Bellarmino.
Al Ser.mo Sig.r mio oss.mo , il Gran Duca di Toscana.