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Ho inteso, che don Giovanni dal Bosco, monaco Celestino francese, è andato per ordine di V.S.R.ma con le galere del G. Duca di Toscana. Del che meravigliato grandemente, e come Protettore, ne ho dato avviso a N.ro Sign.re il quale mi ha detto non saperne niente, e che io scrivessi a V.S.R. ma domandandogli con che autorità lei abbia permesso, che un monaco, professo vada così lontano senza licenza de suoi superiori. Ma a me più di tutto dispiace, che questo è un monaco di vita libera, e che darà più scandalo, che edificazione. E ora in particolare stava in Bologna contro l'obbedienza del suo Generale. Onde conveniva almeno pigliar informazione da noi delle qualità de nostri sudditi. Io desidero grande mente servire al Serenissimo Duca, ma vorrei servirlo bene, come avrei fatto, se fosse stato ricercato, con dargli monaci di spirito e prudenza, che avessero fatto il servizio di Dio, e di sua altezza con onore della religione, e dei superiori di quella.