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Ser.mo Sig.or mi.o oss.mo
Con l'occasione del vescovo di Montalcino, che se ne viene a far riverenza a V.A. Ser.ma, e a rassegnarsegli devotissimo e obbligatissimo servitore, vengo anch'io a far'lo stesso officio, et a rendergli le dovute grazie e per la nomina della persona sua al detto vescovado, e per i favori fatti in grazia mia al Fabio Nuti. Supplico V.A. S.ma a continuare e l'uno e l'altro nella sua protezione, che oltre impiegare le sue grazie in soggetti meritevoli, io anche riceverò il tutto in me stesso, e gliene resterò obbligatissimo. Con che rimettendomi a quanto di più potrò soggiungere a V.A. S.ma il suddetto vescovo, resto supplicandola di qualche suo comandamento per segno ch'io le vivo in grazia, nella quale più che posso mi raccomando pregandole da Dio ogni desiderata felicità. Di Roma il di XV di maggio 1607.
Di V.A. Ser.ma
umiliss.o e devotiss.o servitore
Il Card. Bellarmino.
Ser.mo Gran Duca.
Al Ser.mo Sig.or mio oss.mo il Gran Duca di Toscana.