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Molto ill.re signor fratello. Le cose di Torino sono finite benissimo, la croce è data per Roberto, come nobile di nobiltà chiara, e notoria; si è dispensato nell'età con provvederlo della commenda, e Ms. Pietro gli deve essere in viaggio, e forse già è in Siena, o così a Montepulciano, perchè disegnava partire l'ultima settimana di novembre. E per questo indirizzo così l'allegata, a ciò, come viene, gli si dia, perchè servirà per i conti che ha da fare con il signor Giuseppe Vignanesi.
La elemosina di cinquanta scudi per maritare la sorella di Lionoro, era necessaria, per averla promessa alla buona memoria del signor Liborio. Se i libri si spaccino, e V.S.ne voglia più, ne potiamo mandare altri quattrocento, che tanti ce ne restano. Ci siamo ingannati, perchè della prima scrittura se ne venderono subito molte migliaia; ma ora sono fuori tante scritture, che la gente _ quasi stufa. Altro non mi occorre. Dio conservi tutta la sua casa. Di Roma li 9 di dicembre 1606.
fratello aff.mo di V.S.
il Card. Bellarmino.
Al m.to ill.re sig.or fratello, il Sig.or Thomasso Bellarmini.
Montepulciano