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Molto ill.re Sig.r fratello. Si manda la dispensa per (Olimpia)e il segretario della congregazione si è meravigliato dei scrupoli del vicario, dicendo che non occorreva per questo mandar a Roma. Io credevo che Roberto fosse nato prima di Olimpia, ma se Olimpia è entrata nel settimo anno, bisogna che sia nata l'anno santo del 1600 e che Roberto sia nato l'anno seguente, e così non abbia più di cinque anni finiti e sia entrato in sei. Non credo che il duca sappia che il figliolo sia così piccolo, perchè io solo gli scrissi che avevo qualche pensiero di supplicare S.A. perchè si contentasse che io rinunciassi questo priorato ad un mio nipote, quando gli fosse piaciuto dargli la croce, ma che non volevo parlarne fin che non avesse il possesso del priorato, per non incorrere nella simonia confidenziale. E questo lo scrissi con occasione che S.A. mi ricercava che io subito avuto il possesso, rinunciasse il titolo al conte della Bastida. Risposi che non lo potevo fare, perchè sarebbe stata simonia, e che per questo non avevo avuto ardir di proporgli un mio nipote come avevo in animo. Ora io ho ringraziato il duca in genere, ma non ho voluto venire a particolari finchè non abbia nova del possesso preso. Allora scriverò l'età e se bisognerà aspettare qualche anno, aspetteremo; se non bisognerà, si farà subito la spedizione. Del negozio delle monache, lascio la cura a m Valerio. Ho proposto al papa di unire la chiesa di S.ta Lucia a frati Silvestrini per parte di ricompensa e per facilitare l'accordo. Trovo duro il papa, perchè il concilio proibisce unire chiese secolari o regolari. Tuttavia il Sig.r card. Datario mi ha detto che si dia la supplica. Dubito se la spunteremo. Iddio sia con V.S. Di Roma li 15 di giugno 1606. Di V.S. fratello aff.mo
Il Card. Bellarmino.
Al molto ill.re Sig.r fratello, il Sig.r Tommaso Bellarmini.
etc.