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Sacra M.tà Cat.ca.
Credo che mi sarà facile il persuadere alla M.tà V. Cat.ca l'allegrezza, che ho sentito, e sento del principe, che Dio N.S. le ha concesso, poichè vivendole io servitore devotiss.mo devo rallegrarmi delle sue felicità, e godere che V. M.tà abbia stabilito la successione di tanti regni per grandezza del suo sangue, e per beneficio di tutta la cristianità. Prego Dio N.S. che non solo gli conservi un tanto dono, ma gliene accresca molti altri, acciò io possa rinnovare ben spesso questi contenti. Supplico V.M.C. di gradire questa piccola dimostrazione dell'allegrezza, ch'io sento di si felice nuova, e mi faccia grazia de suoi comandamenti per mezzo de quali io spererei di farle conoscere, che non ha V.M.tà C.in questa corte servitore che m'avanzi in desiderio di servirla, e obbedirla sempre. Con che facendo um.a riverenza a V.M.C. prego Dio che le dia molti anni di vita feliciss.ma. Di Roma li 21 d'Aprile 1605.
Di V.M. Cat.ca
umiliss.o e devotiss.o servitore
Roberto Card.le Bellarmino.