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Rev.da Sig.ra Madre Badessa. Stia sicura V.S., che non consentirò, che Diana Brellia ritorni, se non quando così piacesse a V.S. Io iersera la esaminai, e se bene diceva di voler esser monaca, nondimeno mi accorsi, che non diceva di cuore, e così dissi a suo padre che non si poteva ripigliare, e lo costrinsi per quanto potei a non gridare alla figliola, ne minacciarla. Mi pregò che non facesse rimandare le robe a casa cosi presto, e gli promisi di aver un poco di pazienza; così prego V.S. che sia contenta ritenere ancora per un poco le robe per quietare non solo il padre, ma molto più la Sig.ra Marchesa, e il Sig.r Marchese, che pensano che V.S. non voglia questa figliola, ancorchè essa voglia esser monaca. Ma come ho detto, V.S. sia sicura che la figliola non tornerà al monastero, se non fosse che facesse tal mutazione, che V.S. stessa giudicasse bene di ripigliarla. Alle sue orazioni mi raccomando. Di casa li 20 novembre 1604.
Di V.S. servo in Cristo
Il Card.Arciv.o di Capua
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Alla M.to R.da Sig.ra Badessa di S.Giovanni.