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Molto Rev.do in Christo Padre mio.
Non è molto che scrissi a V.R.; ma nondimeno volentieri scrivo in ogni occasione, che mi si porge, come ora per rispondere alla sua del 20 di luglio. Alla prima domanda della sanità corporale, dico che sto bene per la grazia di Dio. Alla seconda dello spirito, cammino al solito tiepidamente: e V.R. mi da la burla, con dire che lei giace in terra, e che io m'affretto per arrivare al segno: Lei non può negare che fatica più di me, e senza pericolo, e io fatico manco, e con molto pericolo. Onde se si vuol ricordare, mi ha consigliato di lasciar la Chiesa, e tornare a Roma. Ma io ho imparato nella Compagnia la dottrina di quel sant'uomo il B.P. Ignazio, che ognuno deve essere indifferente, e lasciarsi guidare da superiori; e però, siccome non ho cercato Chiesa, così non pare che faria bene a lasciarla senza l'obbedienza del superiore. S.Paulo dice, come lei sa benissimo: Solutus es ab uxore, noli quaerere uxorem; alligatus es uxori, noli quaerere solutionem. Nel primo ha obbedito all'Apostolo; perchè non gli obbedirò nel secondo? A me pare che sia peggio ad un religioso in questi tempi esser Cardinale, che vescovo: tuttavia può esser che io m'inganni, e per V.R. prego Dio, che mi faccia conoscere la sua santa volontà; perchè quella sola desidero adempiere. Quanto al riposare dalle prediche per il caldo, ringrazio V.R. del consiglio; quale se è buono, perchè non lo piglia per se? Tuttavia finito agosto penso intermettere le prediche di Capua fino ad ogni Santi, e nel Settembre e Ottobre andar per li casali visitando, e consequenter predicando. Don Alessandro, mio cappellano, ebbe l'espeditione, che V.R. gli mandò, e dice avergli scritto, e ringraziatola; ma perchè la lettera forse si sarà smarrita, scrive ora di nuovo. Nel fine della lettera, di nuovo V.R. mi da la baia, dicendo esser felice quelli di casa mia, e pure lei non ci volle stare, ne prima, ne dopo il tempo delle prediche, che pure si ricorderà che la pregai, che stesse qua i dieci giorni, più o meno, che lei venne, prima di quaresima; e non volle consolarci,
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