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Mi meraviglio, che gli Agenti del Vescovo di Pienza non mi scrivano niente. Abbiamo provato li Mottetti di Filippo di Monte, e sono insipidi e disgraziati, come io scrissi: però per penitenza V.S. ci procuri il primo libro de Madrigali Spirituali a sei dell'istesso Filippo di Monte, il primo de quali è della Maddalena, e comincia: Sparse il bel volto di color di Tiro. E insieme ci potrà procurare il terzo, perchè il secondo già l'abbiamo, come ancora abbiamo il primo a cinque. Se non si trovano a Roma, potrà V.S. farli venire da Venezia per mezzo di qualche libraro di costì. Io non andai a raccomandare l'anima al Cardinal Gesualdo, perchè in un tempo seppi la malattia grave e la morte; e subito mandai uno a visitare la sorella del Cardinale, e fare la mia scusa. Vero è, che la nuova della morte non fu vera nel tempo che si scrisse, cioè il Martedì di Carnevale; ma a noi cosi fu detto.
Io mi trovo vecchio di 61 anni et indebitato, e la morte è incerta; non vorrei che i miei creditori avessero a litigare con la Camera. Però mi saria caro che V.S. con sua comodità parlasse con Monsignor Vestrio, e mi procurasse facoltà di testare ad causas pias, recognizione dei servitori e restituzione ai debitori. E quando la voglino limitare a tre mila scudi o poco più, non me ne curo. Poco ci resterà alla morte mia, ma con questo mostrerò il buon animo. Dio vi conservi sano e in grazia sua.
Amorevolissimo
Il Card. Bellarmino.