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Ill.re e molto R.do Signore come fratello. Si ricorderà V.S. che quando fu qua in Capua, e ci mostrò le bolle della sua Abbazia di S.to Benedetto, gli fu detto, che se condo il tenore delle stesse bolle, lei era obbligata a residenza, e di più, che quando partì per Napoli, mi disse, che subito procuraria dispensa da Nostro Signore di non risiedere, o vero tornare quanto prima alla residenza. E perchè dopo non ho più inteso altro, e non veggo, che lei mi dia avviso di avere ottenuta la dispensa, ne anco che venga a risiedere: mi è parso debito dell'amore che gli porto, di mettergli in considerazione, che chi non risiede, oltre della offesa grave della divina Maestà e del pericolo di perdere l'eterna salute, incorre secondo i sacri Canoni in molte altre pene, intorno a frutti temporali, come lei sa. E quando anco nel foro esteriore non fosse molestata, non è poco danno pigliare i frutti d'un beneficio con mala coscienza, come li piglia, chi non risiede, et non ha l'officio suo. Facciami piacere V.S. darmi questa consolazione di farmi sapere, se ha ottenuta la dispensa, e quando sia per tornare, in caso ohe il negozio della dispensa andasse troppo in lungo. E con questo me li offero di cuore.