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Ill.mo e R.mo Sig.or mio oss.mo.
Ho ricevuto.una lettera di V.S. Ill.ma del 18 di questo in torno ai negozi dei Procidani;[1] e dopo ringraziatola senza fine di tutti gli avvisi, avvertimenti e ricordi che è restata servita di darmi, la supplico a degnarsi di vedere dall'incluso foglio quel che si risponde a tutti i capi e alle pretendenze di quegli uomini, li quali io ho sempre avuto desiderio che siano ben trattati e accarezzati, e non si dia mai ne a loro, ne agli altri pur una minima occasione di giusta querela. Il che son sicuro che così sarà creduto da V.S. Ill.ma sapendo per lungo tempo qual sia sempre stata la volontà mia verso i figliuoli e sudditi spirituali. E con baciar a V.S. Ill.ma riverentemente le mani, le prego per fine dal Signore Iddio felicità perpetua. Di Napoli alli 21 di Maggio 1602.
Di V.S. Ill.ma e R.ma
umilissimo e aff.mo servitore
Il Card. Gesualdo
S.r Card.le Bellarmino.
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Adr.: All'Ill.mo e R.mo Sig.re mio oss.mo il Sig.r Card.le Bellarmino.
Capua.

  1. This letter has not survived, but the topic recurs regularly in relation to Cardinal Gesualdo, see e.g. Index:EBC_1600_08_circiter_0110.pdf