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Mi pare ragionevole, che V.S. godi quelle 230 piastre, finchè vive cosi lei, come la sua consorte, et cosi ne scrivo al signor Tommaso. Quanto alla donazione della roba, io non l'accetto, ne mi voglio impacciar di questo; e quando gli piaccia disporre del suo in utile dei nipoti di sua moglie, non posso se non lodarla, ma gli ricordo, che aggiunga la condizione, se non avere figlioli propri, perchè V.S. è giovane, e può essere, che dopo la morte della mia sorella, gli venga voglia di pigliare un'altra moglie, dalla quale abbia figlioli. Saluti da parte mia la sua consorte, e Dio vi benedica.