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Ser.mo Sig.re mio oss.mo.
Il cortese ufficio, che V.A. ha voluto passar meco con la lettera sua, e con la viva voce del S.or Carlo de Rossi, che ha mandato qua, è stato ricevuto da me per segno della grata memoria che si compiace conservare della mia servitù. Ne rendo però infinite grazie all'A.V. e la prego a continuarmi nella sua buona grazia. Al detto Sig.or Carlo ho offerto ogni mio potere in servizio di V.A. poichè desidero di farle conoscere con fatti, che le vivo servitore di particolare affetto. Bacio la mano a V.A. e dal Sig.re le prego ogni vera felicità. Di Roma il di 26 Genero 1602
Di V.A. Ser.ma
aff.mo servitore
Il Card. Bellarmino.
Ser.mo S.r Duca di Mantova.