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Molto Ill.re Sig.r fratello. Si mandano i 60 scudi della provvigione ordinaria e i frutti dei monti. Non si meravigli se vengono un poco tardi, perchè a noi ancora si tardano le paghe. Non abbiamo ancora ricevute le paghe delle pensioni che ci si dovevano la vigilia di Natale, ne so quando le avremo; la tratta di Napoli, che si doveva a novembre, ancora non si è potuta bavere; la distribuzione del cappello è stata piccolissima e se n'è andata in mance e elemosina; l'entrata di Procida, che si doveva all'ottobre, si è avuta questa settimana. Si che ogni cosa va tardi.
Dubito che Angelo inganni monsgr Vescovo di Perugia con occultare i suoi vestiti, perchè mi è venuto il conto di pagare per lui questo Natale venti otto scudi, oltre i denari che si danno per il vitto, e questi venti otto scudi vedo essere spesi in casacca, giubbone e calzoni e non so che libri. Eppure V.S. mi scrisse che non bisognava per l'inverno ne per la estate vestirlo. Io ho dato autorità al Vescovo di trattarlo come si fosse cosa sua e l'ho pregato che lo vesta positivamente, non come nipote di Cardinale, ma come povero cittadino di Montepulciano. E pure non ci giova.
Monsignor Vescovo nostro presentò al Papa una soma di vino, quando parti di Roma; il che non avrebbe fatto, si se consigliava con me, perchè il nostro vino è contrario al gusto del Papa. Onde la sera stessa mi disse Sua Santità che quel vino era pessimo, forte, nero, e che aveva tutti i sette peccati mortali. Io procurai di scusare dicendo che bisognava lasciarlo riposare; ma non giovò, perchè Sua S.tà tornò a dire che quel vino l'aveva quasi attossicato, e che pensava che il Vescovo l'avesse donato per vendicarsi di averlo fatto vescovo, etc. Queste cose non ho voluto scrivere a monsigr Vescovo, perchè non so come le piglierebbe; ma se vi pare accennargliele, a ciò non faccia più simile errore, mi rimetto alla prudenza vostra. Con questo prego a V.S. e a tutta la sua famiglia il buon principio di questo anno. Di Roma, li 4 di gennaio 1602.
fratello aff.mo di V.S. / il Card.Bellarmino.