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Molto magnifico Signor Cognato. Molto mi meraviglio, che Ascanio Mattioli faccia istanza per avere il suo capitale; e appena lo credo, per che non ha ragione, ne può ripetere il capitale senza sospetto di usura. Se io potesse liberarvi da i debiti, più volentieri comincerei da quelli, che stanno a compagnia di officio, perchè stanno a 12 per cento, e sono mal sicuri in coscienza per chi presta, o da denari in quel modo. Però V.S. mi avvisi quanti sono i denari, che ha preso a compagnia d'officio, e io considererei quello, che potrò fare. Non mi piace che stia in diffidenza con il Signor Thomasso, perchè esso stesso non è molto, che mi scrisse i vostri bisogni, e lui fu causa che ordinasse a Madama Camilla quella provvigione, che gli do, perchè lui mi scrisse, che pativa. Il Signor Iddio vi dia la sua santa grazia. Di Roma li 223 di Novembre 1601.
Cognato amorevole
Il Card. Bellarmino.
Sig.r Bartoletto Burratti.
Ext.: Al molto mag.co S.r Cognato il S.or Bartoletto Buratti. Montepulciano.