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Molto Ill.re Sig.re. Scrivo di nuovo al Generale de Camaldoli per il desiderio di V.S., e spero che di come lo prego caldamente, così dia per darci soddisfazione. A suo tempo vedrà pur V.S. la risposta. In tanto si conservi sana e mi comandi sempre; che il Signore la feliciti. Di Roma il di 20 luglio 1601.
Cugino aff.mo di V.S.
La lettera si è mandata di qua per via dei Padri di Camaldoli per più sicurezza.
Il Card. Bellarmino.
S.r Antonio Cervini.