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mentre faceva oratione, alcuni cari che volevano dargli fastidio. Una Imagine della Vergine gli parlava, e questa imagine adesso si trova in camera del P. Averna, a cui la diede prima di partire per Roma. Essendo andati un giorno alla vigna i Novitij et egli con essi viddi la Vergine che teneva sotto il suo manto tutti quelli forche uno, il quale poi uscì dalla Compagnia. Nella notte del Natale riceveva dalla Vergine il Bambino et anche latte dalle mammelle. Viddi il giorno della festa della santa lettera la Vergine che benediceva la città. Viddi la Vergine visitando la sua capella del Piliere e molte altre vissioni. Ma se potesse V. R. havere un certo libro che porsi seco, scritta di sua propria mano in lingua arabica, per ordine del suo Padre Confessore che fù il P. Giacomo Cassia mentre in era in casa professa due o tre anni sono; haverebbe molte cose degne di memoria dal nostro P. Baldassare, il quale fù assai favorito dal Cielo. Per fine la riverisco di cuore essendomi ad ogni suo comando prengandola che non si scordi di me particolarmente nelli suoi santi sacrificij et orationi. Messina 15 Febraro 1668
Di V. R.
Indignissimo servo nel Signore

Francesco Iraci[1]

  1. Detto anche Francesco Ieraci († Messina, 3/02/1708).