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Molto Reverendo in X.po Padre


P. C.
La tardanza in rispondere alla gratissima di V. R. è proceduta dalla mia londa indispositione in Cuscia, donde non prima di giovedì feci ritorno in Spoleti. La nova inaspettata della morte del nostro P. Baldassare in Madrid mi ha riempito non meno la mente di stupore, anche il cuor di dolore, ne ho potuto far di meno di un esclamare col l'Apostolo ó Alicuando dicitiam sapientia, et scientia Dei, quà incomprensibili la sunt iudicia eius et incertigabiles eius. E ben vero però che non olanze la serie di quelle cose a lei notissime io non lo scemato punto della stima che sempre ho havuto della singolare bonta di lui, ben consapevole che ad altri gran servi di Dio sono occisse cose simili senza alcuna la colpa di che ne sono piene l'anime amiche, e moderne, come ben avvertisce il P. Bartoli nel fine del suo uno del Giappone parlando delle predittioni un avveranze del P. Marcello, il che anco ultimamente è suceduto in quelle del P. Lavicio, benché glorificato da Dio in vita con impendi prodiggi. Et io, se non mi fosse negato dal Sigillo del secreto sacramentale di cui per gratia del Signore sontenaciso, potrei raccontarle dei casi simili a quelli del P. Baldassare occorsi in persone insigni nella Bonta della vita. Qui non ho havuto fortuna di trovare il Padre Mendoza, ma ben mi ricordo di quello che gia hai nel P. Camilo a Lapide sopra . Siche V. R. con gran raggione ha sempre mostrato disgusto della pubblicita, et io non potrei con quando da questo Compagno mi fù detta in presenza del P. Bunni qualche propensione intorno al P. Baldassare originata dal detto di un nostro Padre di gran'autorità. Io alcerto delle cose da lui confidatemi non ne ho mai parlato ne scritto se non a V. R. la quale sapevo che era informata del certo, e acertando però la di lui prodigiosa conversione della quale egli mi converso ampia lienza in Loreto che io ne potevo parlare con chiunque mi fosse peravuto bene a maggior gloria di Dio. Clara che in quello come cosa gia passata e precedeva come un gran fond si pro credere di Dio, mai mi librano, che vi erano circa le cose future e che potevano prove dare tanto dall'Angelo cattivo quandto dal buono. Fin questa parte ho un poco imparato dalla vita di S. Teresa e da quel foglio Nampaso tre anni fa in difesa di un miracolo di S. Ignazio nella provincia di Venezia. Il F. Casino da gran sodifattione in V. R. alli

Agostino Sciamanna