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Molto Reverendo Padre nostro in X.to


P. C.


Gia diedi parte à V. P. dell'infermità del P. Baldassare; le do hora nuova della sua morte seguita il di 15 del corrente, doppo 17 giorni di febre maligna; s'imagini V. P. che colpo mi sia stato all'anima la perdita di un compagno si caro. Ma pure non partij di Roma senza preparatione di animo à ricever dalla mano di Dio questo e maggiori travagli.
Se pure maggiori ve ne potevano essere. Resterei del tutto inconsolabile se mancato il mezzo principale mi si diferisse ne pure per un solo giorno il fine, e mi fosse necscessario aspettar occasione di Procuratore ò altri in Portogallo con pericolo di perder la edgiustura del primo imbarco nel prossimo mese di marzo; però supplico V. P. col maggior affetto dell'animo à procurare, e dar ordini in Portogallo che, non ostante s'accidente seguito, siamo al primo imbarco mandati à Goa dove poi attenderemo le dispositioni de superiori non essendo ne io ne il P. Libertozzi, più inclinati al Mogor che ad altra missione. Partiamo dunque per Portogallo li 22 del Corrente, et ivi attenderò gl'ordini di V. P. Il P. Baldassare per facilitarci maggiormente s'imbarco si lasciò intendere che tutte le robbe dennari e cosse in servitio della missione, come V. P. quando le sarà commodo potrà esser informata dal P. Paulo Ottolini, à cui lascio d'informare V. P. d'altre particolarità circa la morte del P. Baldassare per non essere à V. P. di maggior incommodo con che le chiedo la sua benedittione e mi raccomando alli suoi santi Sacrificij. Madrid 17 settembre 1667.
Di V. P.

Indegnissimo servo e figlio in X.to
Marc'Antonio Santucci