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Molto Reverendo in X.to Padre


P. C.

Non si maravigli V. R. perche sono tardato à risponder alla sua gratissima perche veramente non hò havuto, per così dire, il tempo di prender fiato tanto che dal Santo Natale fin hora hò fatto da 12 prediche, una nel Giesù nuovo, e un'altra alli Padri di San Filippo Neri, et altre in chiesa nostra et in altre per magior servitio di Dio e utilità delli fedeli, et infedeli, delli quali fin hora si sono convertiti alla nostra santa fede da trencento e cinquanta; sia il tutto per honore e gloria di quel che fà il tutto per confonder un instromento debole come sono io.
Hora per darle notitia dell'avviso havuto dal nostro P. Generale per una sua dalli del corrente circa la bramata missione del mogor hò voluto tobbar il riposo della notte questo tempo per scriverla ques accioche mi dia informatione anche se in Roma fosse venuto qualche procuratione indiane in questi tempi et altre nuoce appartenenti a missioni; poiche secondo quello che hò inteso per la detta lettera de nostro Padre spero d'andar verso il mogor quanto prima mentre scrisse queste medesime parole: Sappia per ultimo che si mai hò pensato di proposito alla sua missione, hoggi più che mai vi rifletto sentendomi nel cuore un particolare impulso che mi dice: adven... plenitudo temporis. E per questo hò scritto con questa stessa po due lettere, una al medesimo Padre Generale, e l'altra al P. Assistente d'Italia, richiedendo l'adimpimento di tal gratia per il che spe haverò quanto prima il mio intento, come anche di ritornar quanto prima à Roma per prepararmi à tal impresa tanto da noi sospirata; E per curar anche l'andar di V. R. meco, secondo la promessa fatta à nou più volte dal nostro P. Generale. In tanto non lasci di render gratie à Dio et alla Santissima Vergine, come anche alli nostri santi per questa ottima nuova havuta. V. R. mi farà gratia di farmi havere con la prima occasione della posta un libretto intitolato Index in Breviarium Concilij Tridentini et octavarium Rom. Fatto à P. Ioanne Voelio Burgundo et P. Ioanne Viennato Petit Soc. Iesu[1]. E non lasci di parlar con il P. Assistente d'Italia circa la sua vocatione d'andar meco, facendomi poi saper quanto prima il tutto per saper tal negotio in che termine si trova. Con che la riverisco di cuore, ache falvi verso il P. Lemmi, P. Giovanni Battista Buonapace al qule inviai due lettere in una delle quali era rinchiusa un'altra all'Eminentissimo Signor Cardinale Antonio, mà temo che fossero straviate mentre che per arrivar alla posta che fù nel giorno delli Santi Innocenti diede a scrivere al mio compagno il sopra scritto che fù da lui posto in cambio del P. Giovanni Battista Buonapace, Domenico Buonapace; V. R. mi faccia sapere se mai fù capitata alle sue mani tal lettera. Napoli 14 gennaro 1667.

Humilissimo in X.to servo e compagno

Baldassare Loyola Mandes