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tale fin hora fece due volte confessioni generali con tante lagrime e dolore, che pareva un’altra Maddalena. Quel giovane poi, che non voleva partirsi prima d’aggiustar l’anima sua, del quale scrissi a V. R. seguitò a venir due altro volte alla predica, Dio lo toccò il cuore d’abbandonar totalmente il mondo, si che credo, che già hora si è fatto capocino, mentre alcuni giorni sono venne con il suo fratello a licentiarsi da me a tal fine. Sia il tutto per honore, e gloria di quel Dio, che senza risguardo alli miei demeriti fa il tutto a magior gloria sua.
Finisco con far sapere a V. R. che tutto questo bene e per quanto mai può essere d’altro magiore, tanto in questa città, quanto in ciascun’altra non ha forza di poter farmi fermar un giorno, quando la santa obedienza m’avvesarà con un minimo cenno d’andar altrove, perché ho questa massima in capo, che né luogo, né facenda fa l’huomo santo, ma lo stare e fare secondo il voler di Dio. Circa poi il studio, al certo ho imparato col cercar molte cose per necessità più di quello, che ho imparato in molti anni per preparatione, et altre tanto con la pratica delle confessioni. E fra il giorno, e la notte sempre trovo al meno tre hore di tempo per studiare qualche cosa, che mi giovarà a magior servitio di Dio; ma certamente più imparo in un quarto di tempo dalli piedi del croccifisso, che molti giorni insiemi dalli libri. Et infatti tutto quello, che dico in publico, eccettuati alcuni essempi, e sentenze non lo conosco per altro studio, se non dall’orationi, e mai salisco al pulpito prima d’haver fatto almeno mezz’hora d’oratione, dicendo Signore: insegnatemi quello che ho da dire di voi per voi!
Finisco con riverir il nostro Padre; V. R. con tutti gl’altri Padri Fratelli raccomandandomi alle sante orationi di tutti.
Napoli 2 ottobre 1666.

Humilissimo servo et in Xto Figlio
Baldassare Loyola Mandes.