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Molto Reverendo in Xto Padre


P. C.
Questa non serverà per altro essendo così breve se non per mandar in essa la rinchiusa del nostro Padre. La quale dopo d'esser letta e sigillata da V. R. potrà consignarla alle sua proprie mani. Spero per tanto che haverà una volta il detto padre pietà di me, circa quanto richiedo in essa[1].
Il P. Procuratore di Goa non è arrivato ancora in Genova, e purche arrivarà quanto prima non potrà partisi per Portogallo in questo tempo, essendo che al presente non vi è commodità di navi à quella volta; laonde il Padre Filippo Fieschi, et il P. Claudio Filippo Grimaldi che hanno da andar con il P. Marino, non potranno, credo, arrivar à tempo in Portogallo per andar con le navi che sogliono andar da Lisbona verso Goa nel mese di marzo; poi che i detti Padri si trovano ancora in Genova perche non hanno trovato fin hora commodità alcuna pe rPortogallo. Il che mi dà gran speranza d'esser inviato con essi da Lisbona à Goa nell'anno venturo; prego per tanto V. R. di aiutarmi prima appresso Dio, e la Santissima Vergine e poi appresso il nostro Padre Generale con che la riverisco, raccomandadomi alli suoi Santi Sacrificii. Genova 30 di Gennaro 1666.
Di V. R.

Humilissimo in Xto servo e figlio

Baldassare Loyola Mandes

  1. Molto probabilmente si trata della seconda lettera Indipetae del P. Baldassare. Essa, con data 30 gennaio 1666, si conserva nell'ARSI, Indipetae 747, f. 215/3.