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Molto Reverendo in Xto Padre


P. C.

Ho ricevuto la gratissima di V. R. per la quale m’ha avvisato di far qualche devotione particolarmente in questo tempo di tante solenni feste, domando il compimento della gratia dichiaratami per andar al mio bramato Mogor; la ringratio infinitamente di tal carità, assicurandola, che di buon cuore farò quanto m’ha accennato. Io ho conservato di far l’essercitii spirituali una novena intiera avanti il Santo Natale per esser tempo opportuno di nasce a nuovo spirito con il figliuolo di Dio. Il turco vecchio, del quale nella settimana passata scrissi a V. R. campò due giorni dopo il ricevimento del santo battesimo, ricevendo anche doppo il Santissimo Sacramento, et oglio santo, e morì santissimamente fra tanti religiosi Capucini. Padre mio sono i giudicii di Dio occulti, per li quali fa conoscer la sua omnipotenza: questo huomo ha girato molte parti del mondo, come lascio considerar a V. R. in spazio di un’età di settantasei anni, parti in Turchia, e quaranta anni sopra le galere andando per varii luoghi, e paesi de’christiani, et alla fine Dio ha voluto la sua morte in Genova dopo d’havermi cavato da Fessa e venuto a star in Genova servandolo nella salute d’altri.
Altro non ha da dir per hora, che raccomandarmi alli suoi santi sacrificii, et orationi delli miei carissimi Fratelli Novitii, e Retoricii, quali unitamente saluto, come anche riverisco il P. Costanzo, P. Sauli, P. Ottolini, con tutti gli altri PP. Raccomandandomi alli loro santi sacrificii. Et un saluto particolare aggionfo al Fratello Andrea compagno di V. R.
Genova 21 di novembre 1665
Di V. R.

Humilissimo servo et in Xto figlio
Baldassare Loyola Mandes