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Molto Reverendo in Xto Padre


P. C.
Mando à V. R. la copia desiderata della risposta havuta del nostro Padre, con un'altra lettera al medesimo aperta, acciò che vegga il suo contenuto mentre vedrà anche quello che diceva nella sua risposta. Però sappia V. R. che oltre di quello che gl'hò scritto mi pare che il Signore vuol da me lo staccamento per hora da questa città perché veramente vedo che troppo affetto in Domino mi portano per la loro gran pietà e carità questi Signori Genovesi, per il che non stò molto sodisfatto nel vivere sotto i piedi di tutti. Per amor di Dio come sempre hò voluto vivere, poiche conosco ogni cosa fuor di Dio esser vanità; mà il capo principale è che non hpo per le mani abbondanza di Turchi per poter far qualche cosa di amggior gloria di Dio. In tutto però mi confermarò con il voler divino aspettando la determiantione del nostro Padre, per la quale ò star in Genova ò altrove è tutto uno per me quando sarà conosciuto da me per gusto di Dio, dichiaratomi per i miei superiori. In realtà non sono niente inclinato d'andar à nessun luogo, nè di star qui mà faccia Dio di me come gli piace, solamente mai staccarà del mio cuore l'andar alla mi bramata missione del Mogor, dove Dio già hà destinato il mio andare e sapia V. R. che senza adubio alcuno andarò con la gratia del Signore à Mogor dove spero gran frutto e dar alla fine la mia vita per amor di Dio, et ancorche fin hora non si vede resolutione alcuna circa ciò lo tengo di certo, e molto, più mi confermarò in questa cosa quanto vedo, che non si vede contra segno alcuno, perché quel Dio che m'hà dichiarato ciò è onnipotente et essenso tale non vuole con la sua onnipontenza mescolanza humana. Io scrivo ciò dopo d'haver fatto molte orationi, e così la sento in Domino. Finisco con riverila di cuore, raccomandadomi alli suoi Santi Sacrificii. Genova 5 di Settembre 1665.
di V. R. mio carissimo in Xto Padre

Humilissimo in Xto servo et figlio indegnissimo
Baldassare Loyola Mandes

Al P. Domenico Brunacci