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Copia d'altra lettera del medessimo Padre Baldassare Loyola al medessimo
Padre amico e confidente suo stante in Roma


Molto Reverendo in Xto Padre


P. C.

Ho ricevuto la gratissima lettera di V. R. per la quale mi ha fatto inteder'molte cose, la ringratio infinitamente non solamente di cio mà anche della viva memoria che apresso il Signore tiene di me. Circa poi quello che mi ha scritto del figliuolo pe m'ha pregato per amor di Dio che le faccia sapere qualche cosa interno questo, che sappia io. Alcuni giorni sono ci e capitato in Genova un schiavo che fù mio fidato servidor, il quale fù preso meco e dopo la mia conversione è stato rimandato alla sua patria, dove stette per alcuni anni, particolarmente in Fes, disse qualche cosa simile à quella scritta à me da V. R.[1]. Ma per che dio cio non devo far nessun conto, mentre che conosco esser tutto cio e qualche cosa maggiore tutto vanità et apparitione di funda gloria. Padre mio il vero Rè e quello che domina le sue passioni, per poter haver il frutto di tal regno nell'eterna gloria. Circa poi l'altra cosa di andar verso quella parte, faccio saper à V. R. che à me basta una minima parola della Sant'obedienza per andar senza nessun risguardo, non solamente alli confini di Fes, ma anche dentro Fes con la gratia di Dio, à predicar l'Evangelica verità, perchè sò di certo che per cio non possa esser cosa maggior della morte e pure la morte mia per amore del mio amantissimo Giesù tutta honore e gloria. Ma perche sò di verità che per ciò non potrà ess chi vuole servir questo gran Signore bisogna che intenda bene questo punto, cio è se hò da lasciar la vita per Dio sarà per maggior gran gloria di Dio, e se hò da guadagnar tante anime al cielo sarà per amggior gloria di Dio, si che ò in questo ò nell'altro non si trova perdita alcuna, mà tutta gloria et honore di Dio. Io fin hora non ho havuto nessuna nuova di mutatione alcuna, e caso che sarà lo farò subito saper à V. R. Ma che non devo procurar ne questo, ne altra cosa, mà solamente stat asèttando l'avviso di chi mi può comandare da parte di Dio. Io non lasciarò di rinovar nella memoria del nostro P. Generale la persona di V. r. accio che vada meco davanti Dio

  1. [Al margine] Nota cio è che quel'figliuolo suo è stato alzato al trono reale di Fez et queste parole sono aggiunte in questa copia del P. Damei