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Molto Reverendo in Xto Padre


P. C.

Stavo con gran desiderio aspettando in questa settemana qualche lettera di V. R., ma il Signore, in risguardo delli miei peccati, mi brevò di tal consolatione; laonde ho voluto al meno scrivere io per poter dire, che sto scrivendo al più caro Padre che habbia. Nella settemana passatta scrissi un’altra, nella quale richiusi una da me mandata al N. P. Generale. Hora altro non ho che dire, se non in questa settemana dopo d’haver speso molte hore di notte con un ostinatissimo schiavo, che gravamente fu infermo nell’hospitale, il Signore lo illuminò santissimamente; ma questa mattina fui chiamato a buon hora per un altro del medesimo hospitale, e subito partito dal collegio lo trovai totalmente fuor di se, di maniera che non ho potuto mai cavar dalla sua bocca parol’alcuna, né contraegno di voler ricever la Santa Fede. Finisco con riverirla di cuore, insieme con il P. Sauli, P. Ottolini, P. Costanzo, P. Sesti e tutti gli altri PP. e Fratelli Rettorici, e Novitii, raccomandandomi alle sante orationi di tutti. Genova 22 d’Agosto 1665.

Di V. R.

Humilissimo servo, et in Xto figlio
Baldassar Loyola Mandes.