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Molto Reverendo in Xto Padre


P. C.
Stavo con gran desiderio aspettando in questa settimana qualche lettera di V. R. per mezo della quale speravo di ricevere la solita consolatione, mà il Signore in risguardo di miei peccati mi fece indegno di tal gratia. Hora per l'occasione di due casi straordinarii circa la conversione de Turchi, hò stimato bene di venir con questa à dargli notitia di si gran misericordia di Dio verso le sue creature, ancorche siano vissute per longo tempo in disgratia sua. Et insieme farli sapere con questo, quanto c'è del mio in tal opera, mentre altro non sono che un debole instromento di quel Dio che illumina le sue creature quando vuole, come vuole, et à che vuole senza neccesità d'alcuno. Dico dunque per magior gloria Dio, che nella settimana passata si trovava un Turco nello spitale gravemente infermo, m'avvisatono da lì, conforme l'ordine che gli diedi di chiamarmi ò di notte ò di giorno quando sarà simil pericolo, il detto Turco dopo alcune parole mi diede la parola di abbracciar la nostra Santa Fede, la quale da lui per vera di Dio fù conosciuta, et alla fine lo feci fare atti di contritione della passata atti di Fede, invocando più volte li Sacratissimi nomi di Giesù e Maria, promette di non offender mai Dio per l'avvenire et altre cose di vero christiano, mà che? verso la sera vedento i ministri del detto hospitale il gran pericolo del Turco, detterminarono di Battezzarlo, il Diavolo poi che per cianquant'anni incirca dominava l'anima sua lo fece dire nel tempo che stava per ricevere il Sacro Battesimo al Sacerdote andate via perche voglio morir Turco, et insomma non vi è stato nessuno che potesse ridorlo à conoscere il suo inganno, mi avvisarono di nuovo di tal fatto, restai con lui di due hore di tempo à cercar per ogni via la salute sua mà le sue risposte erano credo di un diavolo et alla fine mi sono partito tutto dolorato della gran perdita di quell'anima, e perche haveva dato ai ministri dello spitale ordine di farmi sapere quanto passava di questo huomo mi fecero sapere la mattina seguente che lui domandava certe cose che nessuno intendeva, ritornato che fui di nuovo mi disse che voleva prima di morire lavarsi credo, che haveva intentione di fare quelle cerimonie che nella legge mahomettana si suol fare. Pensi V. R. quanto cresceva il mio dolore. Insomma lo lasciai senza nessuna speranza della sua salute, mà che? Lasciato tutto l'humano corsi al Lume del Mondo Giesù Christo, pregandolo tanto nel Sacrificio come in altro tempo che non lasciassi andar à casa del Diavolo tal anima. Il benigno Signore per confundermi magiormente lo illuminò nel punto della morte che alle sette hore di notte, cominciò chiamare la guardia dello spitale da se stesso, alla quale fece sapere che Dio lo voleva in gratia sua, subbito fù battezzato con gran maraviglia di tutti e dopo il battesimo tre hore in circa volo al Celeste Regno. Sia lodato e glorificato quel Dio che fece tal gratia à quella cieca anima, senz'alcun suo merito. L'altro caso è che la Domenica passata sono andato in casa Professa à sentir la predica, veddi un Turco sotto il polpito che stava con molta attentione à sentir la predica, finita che fù andai à cercarlo in chiesa, mà prima d'arrivare da lui viddi un'altro che stava aspettando la sua padrona. Dio mi inspirò che dovessi lasciar l'altro per questo, dopo molto discorso professo di voler esser christiano, lo insegnai il luogo dove haveva da trovarmi, venne dopo pronto a cercarmi così