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Molto reverendo in Xto Padre



P. C.

Alli 11 di maggio del mese corrente ricevei la gratissima risposta di V. R. piena di carità e perche subito che l'hebbi cominciai mettermi in ordine per far viaggio verso Bologna non hò havuto tempo di scrivere à V. R. per ringratiarla del tutto che mi haveva fatto, particolarmente del parlare che haveva fatto con il Reverendo Nostro Padre Vicario[1] in torno il Compagno. Hora già per gratia di Dio sono arrivato a Bologna hò voluto dar avviso à V. R. di quello che hò fatto. Sappia dunque che subito che hebbi l'avviso di V. R. ch'il Padre Rettore di Loreto doveva darmi indrezzo in torno il mio viaggio, sono andato da lui il quale mi disse che la stessa mattina hà havuto anche lui avviso del Reverendo Nostro Padre Vicario per la stessa cosa, et con ogni affetto di carità mi diede per compagno il fratello Antonio Biosson con il quale lo stesso giorno partì da Loreto e sono arrivato à Bologna alli 16 del detto mese sano e salvo per gratia di Dio. Non posso così facilmente spiegare la gran carità di questi Padri particolarmente del Padre Rettore, il quale già mi assignato per compagno il fratello Gasparo Santini fra loro di molta stima sino a Milano, mà non hò potuto per nessun modo andar subito per non dar disgusto à questi detti Padri he veramente contro ogni mio merito mi confundono con perfetta carità. È stata anche di mia gran cosolatione il trovar frà loro il P. Peparelli, il quale conforme il solito suo mi hà consolato con la sua presenza in ogni mia necessità. Spero finalmente di andar via verso Milano posdomani mattina, e rimandarò il fratello Antonio à Loreto. V. R. mi avvisato che io non mi scordi della sua persona nella Santa Casa di Loreto, non sarà mai vero che io possa scordarmi del mio amatissimo Padre Spirituale e per fargli vedere ciò che dice con i fatti la stessa mattina della Domenica che doveva partir da Loreto, haveva applicato la messa detta nella stessa Santa Casa per V. R. è stato anche di mia gran consolatione quello che mi hà scritto V. R. che voleva spesse volte riverirla mia parte la mia Signora e Madre la Madonna della Pace, la ringratio infinitamente e la supplico di farlo spesso.
In torno poi di farle sapere lo stato dell'anima mia senza dubio con ogni ragione lo farò e doverò farlo. Riverisco il Reverendo Nostro Padre Vicario, P. Ministro, P. Ottolini, P. Sesti, con tutti i Padri e Fratelli di cotesto Santo Novitiato, particolarmente fratello Pongelli e Nascelli et alli loro Santi orationi mi raccomando. Bologna 17 di Maggio 1664.
Di V. R.

Humilissimo servo et indegnissimo in Xto figlio

Baldassare Loyola Mandes