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Molto Reverendo in X.to Padre



P. C.

Haveva scritto à V. R. dalle case nuove una lettera per dargli relatione di me, e della partenza del P. Poggi prima di ricevere l'avviso del Reverendo Nostro Padre Vicario. Hora non hò voluto mancare di riscrivergli di nuovo come arrivato che fui alla Santa Casa di Loreto con il fratello Alfonso mio Compagno. Diede notitia al Padre Rettore di Loreto in torno il mio andare verso Bologna e per che non ho trovato alcuno dei nostri con chi accompagnarmi per viaggio egli non giudicò bene che io andassi solo, perche disse, se io andassi solo non l'haveranno caro li superiori; Per tanto mi hà tratenuto qui in Loreto fin che haverò la risposta della prima lettera che haveva scritto a V. R. Io in tutto per tutto mi rimetto al puro voler di Dio e gusto di miei superiori. In torno poi il viaggio che fece da Roma sino à Loreto è stato di grandissima mia consolatione e sodisfatione per haver goduto tante relique e divotioni insigni, como el Sacro Corporale, l'Anello della Beatissima Vergine, il corpo di Santa Rosa[1] et altre cose simili, mà solamente hò aptito un poco in questo, che per dove passavo havevo che mi tratteneva sforzatamente con pregare. E per dar sodisfatione ai nostri era necessario che io ristassi almeno mezza giornata per colleggio. Per questo veramente me ne confido magiormemente nella carità della Compagnia e rendo gratie à Dio, che la hà ricchita con heroiche virtù per le quali stà in si gran concetto appresso tutto il mondo. In torno anche lo stato dell'anima mia stò molto contento, giobilando e trionfando continuamente perche sò che io camino secando il voler di Dio, cercando la salute dell'anime per le quali venne il figliuolo di Dio in terra, mà benche non hò cominciato ancora con parole, tutta via credo che il Signore se ne servito di me con l'essempio, perche dovunque si sentiva un schiavo di Satanasso in spatio di setti anni christiano, religioso della Compagnia, sacerdote e dedicato alla missione Dio ricevette grandissime lodi nell'opere sue maravigliose. Del tutto rendo infinite gratie al mio sommo bene, che mi fece tanto bene senza alcun mio merito. Riverisco carissimamente il Reverendo Padre nostro Vicario, P. Ottolino, P. Ministro, P. Costanzo con tutti i Padri e Fratelli di cotesta Santa Casa, et alli loro Santi Orationi mi raccomando. Loreto 9 di Maggio 1664.
Di V. R.

Humilissimo servo et indegnissimo figlio

Baldassare Loyola Mandes della Compagnia di Giesù

  1. Santa Rosa da Viterbo.