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Molto Reverendo nostro Carissimo et amatissimo in Xto mio Padre



Diedi una volta à V. Paternità un Memoriale[1] per spiegargle il grandissimo mio desiderio e vocatione d'andar al Regno del Mogor per servitio di Dio, e salute di quelle Anime ch'ivi stanno nelle mani del Diavolo incatenate; però all'hora non haveva spiegato alla Paternità sua come mi venne tal vocatione, ne da ch'hebbi notitia del detto Regno, perche era ancra nello stato di novitio. Hora già che il benigno Signore per la sua infinita bontà e misericordia si è degnato questa mattina d'accetarmi in questa Sacra Compagnia, del suo amatissimo Figliuolo Giesù, con la dedicatione di me stesso al suo Santo servitio con i sacri voti, mi illuminò anche di manifestar ogni cosa in torno a cio che si è detto, à V. Paternità che stà nel luogo di Dio, e voce viva dello stesso Signor, spinto dunque da tal lume notai tutto il fatto in queste altre carte, accio che la Paternità sua sia informata di tal vocatione, e mi indrizzi secondo quello che giudichi in Domino per servitio del commun Signore. Solamente le fò sapere ch'io sono prontissimo d'andarci, e non hò altro pensiero in questa vita, che di far tutto quello che Dio vuol da me, senza risguardo a nessuna cosa propria, già ch'egli si è degnato di chimarmi fra tanti alla sua Fede Sacro Santa, sono prontissimo di dar mille volte la mia vita in testimonio e servitio di essa Fede; certissimamente non hò difficoltà alcuna di farlo con la gratia di Dio, perchhe dico con l'Apostolo san Pauolo: omnia possum in eo, qui me confortat[2]. Non ego sed gratia Dei mecum[3]. E sò di certo che Dio non mi manca mai mentre io stò disposto al suo volere. Questa cosa la sà molto bene il Mio Padre Spirituale, il P. Domenico Brunacci, come anche gli diede piena notitia di tutto quello che passò fra me e Dio, perche come è mio Padre Spirituale gli commonicai ogni cosa. Per indrezzo dell'anima mia.

Di V. Paternità

Humilissimo servo et indegnessimo figlio

Baldassare Loÿola Mandes

  1. Si veda APUG 1060-I, ff. 185r-186v.
  2. Fil. 4, 13.
  3. 1 Cor. 15, 10.