Nella festa del Beato Luigi a di del mese di Giugno il P. Baldassarre Loiola rinovò l'allegrezza di tutti noi, che havevamo havuta nella rinovatione de voti con una dimostratione d'un nuovo fervore. Era gia passata quasi un hora di recreatrione, che havevamo fatta nel salone del ritiramento, quando il P. Loiola, che s'era accompagnare con il F. Fanti, e F. Antonio Baldassarri, incominciò a caminar più fortemente per il salone e con la fretta vi aggiungeva il parlar di Dio con più alte voce, e con più fervore. Gia erano stracchi i dui compagni, e con grand' allegrezza volevano lasciarlo. Ma esso più infocatosi come non s'accorgesse seguitò a caminar più forte. In arrivar alla fine a quel crocifisso grande che è posto a pie del salone iutto in un colpo si strató[1] in terra avanti a quello con grand'affetto, e mi pare ancora con alcune parole di ringraziamento, che seguitò poi a ripetire nel ritornar alsato a caminar forte. Il medesimo fece nel arrivar a quel quadro della Santissima Trinità, ma però solo inginocchioni. Poi di nuovo medesimamente a caminar repetindo le stesse parole, e parim di nuovo gettandosi avanti nel medesimo modo al Crocifisso. Stavamo da una parte ridendo, dal altra stupiti come no si facesse male in far quelle adorationi tutte in un colpo, e ci guardavamo l'un l'altro. Mentre stavamo così per pochissimo tempo steso il P. Loiola si also, eslancioandosi a pie del crocifisso, s'abracció strettamente con quello mirandolo con un certo affetto, e mezzo fuori di sé, e tale ancora mi parve quando in un certo modo ci guardava. In cose quasi un Ave Maria in tal modo, e doppo reinvenne. E questo accadde nel 1663, prensenti il F. Luiggi Gavotti, il F. Alessandro Rogacci, il F. Perenttolani et io; et alcuni che non mi ricordo.
- ↑ Di «stratasse», forma dialectal alto mantovana. In italiano: sdraiarsi, stendersi.
