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(il che portárà anche altri vantaggi, una interfilà più
uniforme nell'imagine). La dispersione dovrà essere
molto forte, e tre prismi ci vorrano al certo. Oltre
ciò le fessure dovranno essere fornite di buoni movimenti micrometrici g, h, per farle fine assai (e perchè
in fessure molto strette la polvere e molto pregisedicevole,
forse bisognéra inchiuderle fra due vetri per impedire
la polvere). Una delle fessure p.es.h dovra avere un
movimento micrometricos/che la trasporta interamente,
per poterla mettere esattamente sopra la riga voluta.
Praticamente si otterrà questa posizione cosi. Si stacca
l'apparato spettrale, avanti la fessura g si mette un
tubo di Geissler con idrogene, e la si fa strettissima.
L'altra fessura h si fa larga assai e si guarda con
una lente. Cosi sara facile ottenere grossolanamente
la posizione dovuta cambiando la direzione di un
collimatore, finche la F' o la h sia visibile. Poi col
micrometro s si fa che stia nel mezzo della fessura
h, e finalmente questa si ristringe finche sia tutta
riempita di quella riga. Poi si rimette l'apparato.
Della 4 righe delle protuberanze probabilmente la F
e la h (ossia H8) sarranno le migliori.
Finalmente ci vuole un meccanismo che muove le
fessure. Basterebbe qualunque apparato che producesse
un moto grossolanamente uniforme, e anche la direzione
sarebbe indifferente. Ma la migliore cosa sara utilisare
l'orologio stesso dell'equatoriale. Allora la lamina P
dovrà stare in un piano | al circolo horario.
All'asse i e attaccato di dietro un'asta lunga, m/nella
direzione verso l'asse primario dell'equatoriale (asse del mondo).
Questa e divisa a quisa di forca lunga, e nello spazio fra le
zanche ci va un chiodo n il quale e approssimatamente
parallello ad i, ma è fisso immobilmente per una operazione

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