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E per il primo mi sono persuaso di una cosa, che non ho mai letto,
cioè chè il moto assoluto sia del osservatore, sia dell'astro influisce
anche talmente nelle riflessioni specolari, che l'angolo d'incidenza
non è più essattamente uguale al'angolo di riflessione. Ora quanto mi
ricordo d'aver letto gli astronomi trovano differenze nelle distanze
zenithali misurate per riflessione obliqua nel mercurio e misurate
direttamente. Lei sapra meglio, se si ha dato una ragione sufficiente
di tal divergenza. Altrimenti si potrebbe fare valere la ragione che
trovo nel moto assoluto. E se lei gradisce, anche darei una dimostrazione
di quel perturbamento di direzioni visuali.
Mi venne poi il pensiero di un spettroscopio a vision directe con
un solo prisma. Ma dubito se sara di vantaggio pratico a cagione
della diminuzione dell'intensità. Sia ABC prisma di crown,
CDB uno di Flint, ma di un angolo molto acuto, e nella faccia AB
sia una rete (reseau) di circa 200 lince pel millimetro. Il raggio
venendo da ∑ viene un pochetto deflesso pel prisma di Flint; in u
il raggio principale di rifrazione va in m, ed in s.1 si forma il prisma
spettro laterale, e si potra facilmente ottenere che us.1 sia 11 ad ∑t.
Si potrebbe anzi anche fare in modo di poter lasciare affatto il prisma
di Flint. (la di cui dispersione e contraria alla finale); ma mi pare
che con esso si ottiene più di dispersione potendo fare l'angolo di emersione
minore. Secondi i calcoli approssimativi che ho fatto non dubito
che si puo ottenere uno spettro di circa 12° lunghezza e molto
eguabilmente disposti i colori. Se l'uso dei reseau per li spettroscopii
non è affatto da rigettarsi, e la cosa a V.ra R.za piace, io farei
dei calcoli più esatti sopra.
Quanto dunque al mio progetto sopra il moto assoluto ho fatto
primo alcuni calcoli penosi, perchè sperava, che riuscirei con alcuni
tali. Ma vi avvidi che bisogna prendere la cosa più teoreticamente.
Ho trovato che in alcune cose aveva sbagliato, ma in somma la cosa
capitale rimane. Pensava prima che adoprando dei reseau si guadagnerebbe
molto in quanto alla deflessione prodotta pel moto assoluto.
Ma ho veduto che il guadagno è poca cosa, e non tale da controbilanciare
la diminuzione di'intensità (se non forse quanto al sole questa ragione
poco importa, essendo questa luce cosi forte che Fraunhofer poté
misurare una linea nel 13°. Spettro il quale forse e 1000 volte meno
luminoso che il primo)