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strapazzi: creda pure che ai nostri poco importa se sveno
o nò le specole, e l'amor della scienza che ci induce
a faticare, ma le nostre fatiche non sono considerate,
e sono i nostri memori stimati meno di quelli di un
computista. Io bramo continuare le mie osservazioni
per un altro anno, e spero che Ella vorrà degnarmi
di qualche sua osservazione. Se Domenica farà tempo
buono mi farò un dovere di visitarla e di rallegrarmi
di cuore che sia cessato il suo malore: intanto ho l'onore
di confermarmi con perfetta stima

Di lei Chiariss. Sig.r

Umilissimo Devotissimo Affettuosissimo Servo
I. Calandrelli

Dall'osser. 24 Nov.e 1855