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nihil aliud, nisi Annalium confectio, cuius rei, memoriaque publicae retinendae causa
ab initio rerum Romanorum, usque ad Publius Mutium Pontificem Maximum res omnis
singulorum annorum mandabat litteris Pontifex Maximus, efferebatque in album et
proponebat tabulam domi, potestas ut esset populo cognoscendi, iique etiam mune
Annales maximi nominantur[1][2]. Di qui è che Macrobio da la raggione perche li Romani chiamavano li loro Annali massimi perche erano composti dal Pontefice
massimo, così dice nel libro 3.c 2 infine permissa est
Potestas rerum gestarum in tabulas conferendi, et hos annales appellant equidem ma
ximus, quasi a pontificibus maximis factos[3]. Dalche si conchiude che l'occupatione
posta di comporre questi Annali non disconviene al sacerdote Religioso massi
me che non è materia meramente profana, ma più tosto sacra che profana.
Oltre che essendosi pigliata quest'occupazione per un honesto trattenimento et per il
fine anco ch'ha l'Historia di sua natura cioè per fabbricare una forma di per
fecto regimento come dice il Mascardo, et essendosi avuto riguardo al giovamento
che poteva apportare à chi governa il seminario Romano ch'è un sacerdote Re
ligioso, meritava ch'anco un Religioso sacerdote si pigliasse tal occupazione
indirizzata à si honesti fini di giovani à gl'altri, come si spera doveva molto
giovare quest'Historia, over Annali, over come altri chiamavano Effemeride
che serviranno per materia à chiunque vorra per tessere una bell'Historia qual
habbi tutti quelle perfezioni e parti dei quali son privi quest'Annali quali il lettor
leggendo, deve scusare il scrittore delli molti difetti che si trovaranno
in essi non havendo havuto il tempo di perfezionarli, e darli miglior for
ma che dare soli poteva. Aggiungo per il lettore quello che aggiunge Cornelio Ta
cito delli suoi Annali, de quali doppo haver detto che scriveva cose piccole, leg
giere, e forti non degne d'esser raccontate, dice di più nel libro quarto che saranno di poco
diletto, overo tediosi per esser quasi d'una medesima somiglianza ogn'anno,
però per darli qualche novità ogn'anno si sono aggiunte le cose che sono occorse
memorabili in ciascun anno, quali non tanto sono state raccontate per abbellire quanto
per occasione di mostrare le materie nelle quali si occupavano li Giovani del seminario

per fare le loro composizioni, e far mostra delli loro ingegni come si è detto di sopra

  1. traduzione del primo testo latino: Nient’altro, a meno che non la composizione dell’ Annale e la memoria, della cui cosa, a causa della pubblica conservazione dall’inizio della storia Romana, fino a Publio Muzio Pontefice Massimo, il Pontefice Massimo consegnava a lettere tutte le cose dei singoli anni, e pubblicava albi e divulgava tavole della patria, l’autorità affinché il popolo possa conoscere, e anche questi Annali siano chiamati Massimi con rispetto.
  2. Cicerone, De Oratore lib. 2,52
  3. traduzione del secondo testo latino: fu permesso l’autorità di registrare le cose nelle tavole, e per certo chiamano questi annali massimi come se elaborati pontefici massimi.