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AL LETTORE

Havendo havuto origine il seminario dal Decreto del Concilio Tridentino fatto l'anno
1563, dal quale si mosse il Pontefice Pio quarto ad istituirlo e fondarlo in
Roma l'anno 1565. si piglierà a dar principio a questi Annali dall'anno della
sua prima origine e da quello alla sua fondazione esponendosi anno per anno
tutto quello che si è potuto di questo seminario. Nel Nominare li Giovani
che sono venuti ed si pongono nei primo luogo li Chierici come che furono
quelli che il seminario per i quali il concilio volse principalmente s'istituissero
seminari in ogni Diocesi. Nella nominazione di detti chierici si terrà l'ordine
dell'Alfabeto posto nelli Catalogi ponendosi il Nome, Cognome, Patria, ingresso
studi e Riuscita. Doppo questi si nomineranno li Convitturi che sono quelli Giovani
che secondo il concilio s'aggiungeranno alli Chierici, permettendo il concilio
che con li Chierici siano anche educati giovani nobili che si mantenghino a loro spese, non come li chierici a spese delle Chiese. Nel nominar gli detti Convitturi
si terrà l'ordine delle Province prima dell'Italia annunciandosi dalla città
di Roma e da questa distanziandosi pian piano si uscirà fuori Dall'Italia nominandosi
con nome, cognome Patria ingresso e Riuscita. Doppo la nominazione
di questi si nominerà quello ch'e occorso anno per anno tenuto nel seminario. quanto di
Notabile in Roma, e nel mondo tutto, quali cose hanno servito alli Giovani
del detto seminario per fare composizioni o far cognoscer li loro belli ingegni. E tutto
questo sarà la materia di quest'Annali, quali puol esser che siano giudicati male
ne di poco momento et assai leggeri e che non meritano esser descritti tutta questa
forma d'Annali ma chi legge Agostino Moscardi[1] che fu sogetto del seminario. nell'Arte
dell'Historia[2] nel primo trattato al capitolo terzo e quarto. dove si trova chiaramente che gli Annali
non devono essere così grandi, e di momento, ne materie sublimi, ma fatti ordinari
come sono questi del seminario;Cita il Mascardi Diomede[3], Tito livio[4], e Cornelio Tacito[5], quale scrivendo gli Annali de Romani nel libro 4. hebbe a dire che non
scriveva cose grandi, over Historia, ma Annali, quali riferiscono le cose di ciascun
anno, e non le Guerre, over l'imprese d'acquisti di città, o la fuga data

alli Re, le loro Prigonie e morti, ma descriveva cose ordinarie come appartiene

  1. 1590-1640, letterato e storico italiano
  2. Dell'arte Historica, Agostino Mascardi, 1655, Venezia
  3. Diomedes Grammaticus, fine IV secolo, grammatico romano
  4. 59 a.C.-17 d.C., storico romano
  5. Publius Cornelius Tacitus, circa 55 d.C- circa 120 d.C., storico e senatore romano