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... il P. Nicolo Berzetti suo zio. Hora studia Teologia. Dal Regno di Napoli due di casa Mormille, Napolitani, D. Luigi e D. Cesare, figli del s.r D. Valerio e s.raD. Vittoria Silvi. D. Luigi studiò tre anni e D. Cesare cinque e, nell'anno 1639 11 giugno entrò nella Compagnia di Giesu dalla quale usci D. cesare è marchese di S. Angelo. Da Monte Reale nell'Abruzzo Francesco Antonio Cerasio, figlio del o. Ludovico, studiò tre anni Grammatica. Dalla Valtellina Pietro Antonio Peranda, figlio del v. Antonio, studiò cinque mesi di Retorica. Di Polonia Giovanni Gianotti da Varsavia, figlio del v. Giacomo, raccomandato da fra Pietro Servita di casa Roncalli in S. Maria in Via, studiò due anni e mezzo Retorica e logica. Hora è mercante.

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Guelfa Tragedia

Nel carnevale di quest’anno fu recitata la tragedia chiamata La Guelfa opera del padre Alessandro Donati della compagnia di Gesù. Fu recitata da tutto il Seminario, tanto chierici quanto convittori, nominandosi tutti li recitanti nel scenario che fu fatto stampare con l’argomento in lingua italiana, essendo la tragedia in lingua latina. Il detto argomento e scenario fu fatto stampare da don Cesare Requesino Caetano da Palermo e fu dedicato al cardinale Luigi Caetano. Si recitò cinque volte, e la prima volta per il gran concorso e confusione non si poté recitare. Vi furono tutti li cardinali di Roma e di più una volta vi fu donna Anna Colonna con tutte le dame romane principali.

Oratione di S. Ivone

L'Oratione di S. Ivone solita recitarsi nella capella de Cardinali in Chiesa di detto Santo fu recitata da Agostino Baggioni Romano, venuto quest'Anno essendo Humanista e la dedicò, facendola stampare, al Cardinale Antonio Barberino dal quale era stato favorito per il luogo del Seminario et li suoi meriti lo fece preporre ad altri più antichi di lui. L'oratione fu composta dal P. Domenico Raffael Lucchesi.

L'oratione dello Spirito Santo

L'oratione dello Spirito Santo in Capella Papale fu recitata quest'Anno in Monte Cavallo a 15 maggio Giorno della Pentecoste da D. Antonio Pignatello Napolitano. L'opera fu del P. Francesco Brivio Milanese che fu convittore, l'Argomento furono le parole del Profeta Daniel cap. 7 fluvius igneus rapidusque egrediebatur a facie eius, quali parole erono rappresentate