RACOLTA
Essendo capitate alle mie mani alcune attioni memorabili circa la
Vita, e costumi d'alcuni Giovani che si sono educati nel seminario Romano,
fù giudicato, che potesse esser cosa molto giovevole, il stenderle per formarne
una breve narratione, da proporsi alli Giovani dello stesso Seminario
per essempio di quelle Virtù, che si ricercano nella Gioventù d'un tal Convitto.
Ma perché potrebbe facilmente accadere che qualch'uno leggendo, over ascoltando
la lettione della Vita di questi sogetti, aspettasse un racconto di cose
grandi, nuove, et insolite, over qualch'atto di Virtù heroiche, ò fatti miracolosi
il che non ritrovando nel leggere una tal narratione anzi il contrario, cioè cose molto
ordinarie e puerili, si meravigli di che habbi pigliato tal impresa, in scriver
cose si minute, che giornalmente si veggono operarsi da Giovani del seminario
Però ho stimato opportuno il prevenire, e correggere l'espettatione di costoro quali
fuori d'ogni raggione, aspettono d'udire delli Giovani Virtuosi e santi, quelli fatti,
et attioni che sogliono per l'ordinario provenire da gl'huomini maturi, et in
santità perfetti. E si come da un piccol Arboscello, e tenera pianta, non
si devono aspettare quei fiori, e frutti, che si producono da gl'arbori gia grandi
e maturi, cosi sarebbe contro natura, l'aspettar da Giovanetti quell'Atti
di Virtù, che si operassi da gl'huomini maturi e perfetti. Ne perche mancano
ne Giovani le Virtù heroiche, e fatti miracolosi, per questo non monstrino
nome de Giovani insigni et santi, e che questi non siano degni di proporsi
per essempio ad esser imitati dalla Gioventù. Qual persuasione per dimostrar
quanto sia falsa, basterebbe d'apportar solamente la Vita del Giovanetto
Tobia, che dalla sacra scrittura vien descritta per Vita d'un santo Giovanetto,
solamente perche non faceva quelle cose che communemente operavano gl'altri
suoi pari. Cum autem esset iunior omnibus in Tribù Nephthali, nihil