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Nel scrivere dunque quest'Annali del Seminario Romano si è tenuto quest'ordine. Primie-
si sono fatti li Catalogi di tutti sogetti che sono venuti al Seminario Anno per
Anno. Questi catalogi sono distinti in tre parti. La prima Parte contiene il catalogo
degli chierici che furono li primi fondatori, da quali si denomina il Seminario Romano.
La 2 parte contiene il Catalogo dei Convittori del collegio Germanico, quali commin
ciarono a' viver insieme con gl'Alunni del Collegio Germanico sin all' Anno 1572
nel qual tempo furono da Gregorio Xiii Pontefice separati dall'alunni del
Collegio Germanico e furono uniti con gli Chierici del Seminario Romano, che però li
Convittori del Collegio Romano si nominano nel 2° luogo e nel 3°. Li convittori
del Seminario Romano a' quali si attribuisce la 3° Parte delli cattalogi, quali
sono distinti in conque e sei colonne, nella prima si pone il nome nella 2° il
cognome, nella 3° la Patria, nella 4° il giorno dell'Ingresso, nella 5° il gior
et Anno della partenza e nella 6° et ultima colonna si pone in breve la Riu
scita quale poi più copiosamente si ritrova nell'istessi Annali. Questi cata
logi sono stati fatti con l'ordine d'Alfabeto, quale facilita assai per ritrovare li
nomi che si desidera ritrovare. Dalli detti catalogi poi si sono fatti et ordi
nati gli Annali, nelli quali si da tutta quella notitia che si è trovata
di ciascheduno sogetto, dei convittori, e si è tenuto non l'ordine dell'Alfabeto, come nelli
Catalogi dei chierici, ma l'ordine delle Provincie, nominandosi prima li romani
e della campagna di Roma e di qua si discende alla Sabina, Toscana, Umbria,
Marca Anconitana, Romagna, Lombardia, Liguria, Piemonte, Regno
di Napoli, Isole d'Italia e finalmente si va alle parti oltramontane
e con quest'ordine si nomina tutti li sogetti. Per dar cognitione delli chierici si è tenuto l'ordine delli Catolici per Alfabeto ma per li Convittori non si è tenuto tal ordine. Doppo la nominatione delli
sogetti, si fa mentione delle cose accadute nel Seminario e finalmente delle
cose accadute in Roma, e per tutto il mondo circa le cose più notabile
quale cognitione servirà ancora per diletto di chi legge quest'Annali nei quali
troverà varie cose curiose che gl'Autori historici non hanno toccato.
Se poi non trovarà cultura alcuna nello stile scusi il scrittore che più ha hauto
la mira a' notare le cose occorse che alla cultura della composizione
quale si potrà dare da chi vorrà valersi di questa materia così indigesta
per fabricarne l'Historia più colta.