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Molto R.do P. in Chr.o

P. C.

Sono stato in questo Collegio di Magonza già 3 mesi, con tanto mio gusto,
e con tanta quiete, che mi pare di essere stato nel paradiso terrestre.
Son stato sempre sano, più che in nessun'altra parte; allegro, e contento,
e non m'ha mancato niente. Vorrei sostare sempre quì; mà preferisco
la volontà delli Superiori alla mia. Vado ad Herbipoli; à legere la Ma-
tematica e la Morale, per essere ivi maggior numero di Scolari che
quì. Per tanto hò fatto li miei essercitij Spirituali, et adesso vado alla fie-
ra di Francofordia
, per vedere se possa cambiare le reliquie delli libri
salvati da quel naufragio, del quale hò scritto altra volta, con il Ric-
ciolo
lasciato a V.a R.a e con qualch'altro libro necessario, massima-
mente perche in Herbipoli sono pochissimi libri di Matematica, e nessu-
n'instrumento; et al contrario qui vi è abondanza dell'uni e dell'
altri. Havevo pensiero di comprare l'Opere di Glaubero, e mandarle
a V.a R.a adesso con qualche occasione; mà perche si ristampano
adesso in Francofordia tutte con la giunta, aspettarò insino che sa-
ranno stampate. L'Edipo non è comparso ancora. Hò scritto al R.mo
di Ratispona, già cinque settimane sono, e non ho havuto
risposta. Hò scritto ancora al P. Grotthaus intorno alli libri di V.a
R.a, mà egli non si degna di rispondere. La risposta del P. Henscho-
nio
hò mandato l'altra volta à V.a R.a quale prego egli salu-
tare caramente da mia parte il P. Ministro, e dirli che cercarò
con ogni diligenza nella fiera di Francofordia quelle operette del
P. Lehio, che egli desidera: e se non le trovarò, scriverò in
Anversa, perche desidero grandemente servire ad un Padre tan-
to amorevole verso di me, e di V.a R.a. Ringratio ancora à V.a R.a
per li suoi ritratti mandatimi di nuovo; e la prego, che mi mandi
le lettere delli Principi e Letterati copiate da Lorenzo, quale sa-
luto assai insieme con la sua consorte, e spero che stiano in
pace.

Ardirò supplicare a V.a R.a per un favore grande, et è, che per
l'amore che mi porta, mi facci fare dal Maestro Adameo Com-
passaro
(quale saluto, e li compatisco per la morte del padre) una
bussoletta per il Pantometro che faccio fare; perche non ri-
trovo nissuno che sappia fare le linguette. Se V.a R.a lo farà,
e mi la manderà con il R. P. Rettore nostro, mi farà
cosa gratissima, et io restarò à lei obbligatissimo.

Mi rallegra assai che V.a R.a hà havuto un Compagno tanto
buono, e tanto per se à proposito, per essere buon gambarolo. Il
Signore lo conservi ad multos annos. V.a R.a lo saluti da mia
parte, et li legga le sequenti parole.

R. P. In primo cubiculo P. Athanasij, asservatur fascicu-
lus delli rott'ami, ut vocant, Musurgia. R.a V.a seligat tria
aut quatuor frontispicia, hoc est, primia folia in quibus est ti-
tulus libri, simul cum adiuncto semifolio, et mittat mihi
cum R. P. Rectore Moguntino. Faciet mihi rem gratissimam.
Preterea salutet meo nomine D. Zanobium Bibliopolam, eumque rogat, ut
si inter chartas superfluas Artis Magneticae (rottami) inveniat litte-
ram T. I. Alphabeti primi, eam tradere dignetur R.æ V.æ mihi
similiter transmittendam.


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