M.o R.do in Χ.to P.re
P.X.
Il Signor abbate è mio partiale onde se agradisse le cose mie
e gentilezza sua non mio merito. Ne lo ringratii donq: à mio
nome con quella riverenza se po' maggiore e gli dica che
dall'insufficienza delle mie non argomenti la scarsezza del
mio affetto che tanto è maggiore quanto minore e la mia
habilità di poterlo servire come merita et io desidero l'aura
non l'ho portata meco ma l'ho lasciata tra le lotte
che lasciai al P. Renzoli; vegga donque gli di trovarla trà le
mie cose che se non la trova, l'havrà forti il P. Generale
fra q.lle robbe che gli lasciai in cosegna; procuri donq.
: V.R.
dà ambi di trovarla e presentarla in nome mio al figlio
Abbate che se bene non è cosa degna di esser riguardata
la renderà tuttavia degna di lode se la mirerà con occhio che
la gradisca. Io procurerò quanto prima di fare rittrare questi
statue Egittie che sono nel la piazza del duomo, et insieme le
inscrittioni delle , le quali sono situate, acciò l'Edipo
cresca alla gloria et honor di Dio della comp.a e dell'Autore
non mancho di dirgli che in una di quelle ville vi sono gran
numero di queste statue e geroglifici egitii di statura molto più
che senza dubbio potranno servire a questo libro; mà p.
questo
è necessario che V.R. di presenza vegga questo gli è utile e
si può sparamiare p. sone picciole et in qualche numero.Ricevi
il presente suo dell'ochialone e scatola che mi furno gratissimi
V.R. mi facci già di tener pronto questo edipo che vole stampare
p.che. havrei pensiero che lo facessimo stampare in Genova