FCR M

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SEGNATURE M-


M-32

M-79

M-80

M-81

M-82

M-83

M-84

M-85

M-86

M-87

M-89

M-90

M-91

M-95

M-97

M-99

Unità raccolta all’interno di una camicia, ottenuta da una coperta in cartone ribaltata, al cui interno è ancora possibile leggere il titolo del codice che conteneva in passato: De istitut. Societ. (grattato, sotto, si riesce a leggere lo stesso titolo per esteso: De istitutione Societatis). Secondo la schedina di catalogazione questa è la coperta dei manoscritti in essa contenuti, ma non vi sono indicazioni che provino questa supposizione. All’interno della camicia, presente una lettera ancora imbustata del professor Oddone Longo dell’Università di Padova, indirizzata al padre archivista dell’APUG, prof. V. Monachino, del 16 Agosto 1993. Nella lettera si chiedono informazioni riguardo a Giovanni Agostino Confalonieri, filosofo peripatetico che si confronta con Benedetto Castelli nella “Mattonata” (ovvero le tre lettere indirizzate a Galileo in cui si riportano esperimenti sul riscaldamento dei mattoni, Roma, 1635). → Secondo Longo, Giovanni Agostino Confalonieri non è presente sul Dizionario Biografico degli Italiani (e non lo è tutt’oggi), ma da opac SBN si è potuti risalire al fatto che fosse un gesuita milanese, vissuto tra il 1558 e il 1639, e che detenne l’autorialità di varie opere sulla figura della Vergine Maria.

Un biglietto di carta all’interno riassume così il restante contenuto dell’unità: “Oltre i due trattati divisi ci sono i due quinterni e 1 foglio”.

L’unità si presenta pertanto divisa in tre sotto-camicie (probabilmente sotto-unità), ognuna delle quali contenente: 1) De theologiae costitutione, (M-99-a) manoscritto di 8 fascicoli sciolti NOTE: NOTE CODICOLOGICHE: 8 fascicoli sciolti (1 quinione + 1 quinione + 1 senione + 1 quinione + 1 quinione + 1 quinione + 1 senione + 1 senione); rigatura a secco su tutti i fascicoli), pp. 1-172 (numerazione presente e coeva); filigrana presente: tre cerchi uno sopra l’altro, il primo da sopra contiene una croce ed è coronata con due figure (angeli?) ai lati, mentre sotto all’ultimo cerchio c’è la scritta “ED RM” (secondo Gravell, consultato tramite Bernstein, è una filigrana genovese del periodo 1660-1690); dimensioni 300x220 mm 2) Secunda pars Theologiae De Rebus effectis, (M-99-b) manoscritto di 16 fascicoli sciolti;

NOTE: Non è presente numerazione delle pagine o carte, salvo che per la prima carta del primo fascicolo dov’è segnato 393. E’ invece presente numerazione dei fascicoli, regolare fino al n.10, poi c’è un salto al n.13 (che, in ordine di rinvenimento, è in realtà l’undicesimo). La numerazione scompare al n.14 (dodicesimo in ordine di rinvenimento). Presenti vari titoli all’interno (parte dell’opera Secunda pars o a se stante?), quali: al fasc. 9, De daemonibus ex eorum praestigiis. Praefatio in disputationem de praestigiis daemonum; al fasc. 13, Disputatio de homine. Al fasc. 14 il testo principia in medias res, il che porta a pensare che sia stato estratto (come anche il 15 e il 16) dal corpo di testo di cui faceva parte (nella prima facciata, è presente l’incipit di una septima quaestio). In generale comunque i fascicoli sembrano essere in disordine, ad es. alla fine del fasc. 7 c’è l’undecima quaestio mentre nel fasc. 8 c’è la secunda quaestio. NOTE CODICOLOGICHE: 16 fascicoli sciolti (1 quinione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 quinione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 quinione + 1 senione + 1 quinione + 1 foglio sciolto + 1 quaternione); rigatura a secco; filigrana presente: sigla AMP all’interno di cornice sormontata da corona; dimensioni 310x215

3) De Incarnatione, (M-99-c) manoscritto di 18 fascicoli sciolti. NOTE: numerazione delle pagine/carte non presente, ma presente la numerazione dei fascicoli, a numeri romani. Come nel manoscritto precedente, sono stati riscontrati altri titoli all’interno (parte della stessa opera? opere differenti?): al fasc. 5, titolo De fide; NOTE CODICOLOGICHE: manoscritto di 18 fascicoli sciolti (1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 settenione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 senione + 1 binione); rigatura a secco; filigrana presente: sigla AMP all’interno di cornice sormontata da corona; 310x210.


Potrebbe trattarsi di opere del padre Giovanni Agostino Confalonieri (citato nella lettera di Longo, rinvenuta nel manoscritto)? Non è possibile stabilirlo con certezza e, inoltre, c’è un problema di date: Confalonieri è morto nel 1639, la filigrana del primo manoscritto è della seconda metà del ‘600 (quelle degli altri due scritti non sono state identificate).

I MANOSCRITTI NON SONO STATI NUMERATI

DIGITALIZZAZIONI: forse, da valutare.

M-100

Unità composta da due manoscritti distinti. Si è provveduto a dividerla in due sotto-unità e a descriverle separatamente.

M-100-a

Contiene Prolegomena in theologiam moralem, manoscritto non rilegato

NOTE: scritto in latino, del 1852-53 (data espressa), probabilmente dalla stessa mano del M-100-b. Secondo la schedina di catalogazione, “riflettono l’insegnamento dell’anno 1853, verosimilmente nel Collegio Romano”. I MANOSCRITTI NON SONO STATI NUMERATI NOTE CODICOLOGICHE: 18 fascicoli legati, tutti quaternioni regolari; no filigrana; dimensioni 280x220 DIGITALIZZAZIONI: no.

M-100-b

Contiene Teologia Pastoralna Wstęp (“Introduzione alla teologia pastorale”), manoscritto non rilegato.

NOTE: scritto in polacco, del 1852-53 (data espressa sulla prima carta: per quanto sull’ultima carta è scritto “decia 3° Lipca 852”, ovvero “3 Luglio 1852”), probabilmente dalla stessa mano del M-100-a. Secondo la schedina di catalogazione, “riflettono l’insegnamento dell’anno 1853, verosimilmente nel Collegio Romano”. I MANOSCRITTI NON SONO STATI NUMERATI NOTE CODICOLOGICHE: 13 fascicoli legati, quaternioni + due ternioni e due binioni (ultimi quattro fascicoli); no filigrana; dimensioni 280x220 DIGITALIZZAZIONI: forse.


M-118

Contiene un codice, dal nome (titolo presente, p. I) Physica prolegomena.

NOTE: Secondo la schedina di catalogazione, si tratta di una trattato di filosofia naturale (cosmologia, nello specifico) del 1817, realizzato dallo scolaro Luigi Visprignani nel Seminario Forocorneliensi di Imola (il nome della città in latino è “forum cornelii”). Sempre sulla schedina è riportato il nome di Giuseppe Bulzamini, di cui non si è potuta appurare né l’identità né il tipo di rapporto con il codice. NOTE CODICOLOGICHE: Rilegato con una coperta in cartone, realizzata incollando tra loro diverse carte di riciclo; 10 fascicoli legati, il primo settenione mentre tutti gli altri omnioni; no filigrane; specchio di scrittura definito a colore (matita); dimensioni 305x220 DIGITALIZZAZIONI: in un secondo momento.