Alciati, Terenzio

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Nacque e morì a Roma (1570-1651). Entrò nella Compagnia di Gesù il 9 marzo 1591. Professo di 4 voti il 21 novembre 1607 (Roma). Insegna Logica (1602-1603), Physica (1603-1604), Metaphysica (1604-1605) e Theologia Scholastica (1609-1623) presso il Collegio Romano. Discendente da una nobile famiglia milanese. Studia per venticinque anni legislazione, prima di entrare nella Compagnia di Gesù. Nel 1629 traduce, con lo pseudonimo di Erminio Tacito, una Vita di Pedro Fabro scritta in latino da P. Niccolò Orlandini (1617). Urbano VIII gli affidò l'incarico di preparare i documenti per la storia del Concilio di Trento. Dedica ben venticinque anni a raccogliere materiale relativo al Concilio, lavoro che rimase interrotto a causa della sua morte ma sarà ripreso dal cardinale Sforza Pallavicino. Riveste varie cariche di prestigio: Consulente della Congregazione dell'Indice, Giudice del Sant'Uffizio, Vicesuperiore della casa professa di Roma e Viceprovinciale della provincia di Roma.
Urbano VIII gli chiese (1625) di rispondere all'opera di Paolo Sarpi Istoria del Concilio tridentino (1609).
Durante quasi trent'anni radunò una grande quantità di documenti confluiti nel Fondo Concilio di Trento, oggi conservato in APUG. Tra questi, si distinguono quelli della sua opera Historia Concilii Tridentini redatti dallo stesso Alciati o da suoi collaboratori:

Sempre relativi al Fondo Concilio di Trento, ci sono anche altri manoscritti:

Gli altri manoscritti contenenti opere a lui attribuite corrispondono alle seguenti segnature:

La Historia Concilii Tridentini[edit]

Nel 1626, il P. Terenzio Alciati SJ (1570-1651) avrà accesso agli atti originali del Concilio di Trento depositati nell'Archivio di Castello, Archivum Arcis (Castel Sant'Angelo) per adempiere la volontà di papa Urbano VIII di scrivere una storia del Concilio di Trento in risposta all’edizione di Paolo Sarpi del 1619.[1] Nell'Archivio di Castello si servì dell'aiuto di Giovanni Battista Confalonieri, all'epoca il suo prefetto, il quale aveva riordinato e realizzato diversi indici del materiale tridentino. La composizione dell'opera avvenne lentamente e con numerosi intervalli. Le bozze dei primi capitoli scritti vennero presentati a Urbano VIII già nell'autunno del 1627, ma Alciati continuò a riscrivere e modificare i suoi scritti fino a che non si sentisse soddisfatto del risultato, momento in cui i copisti che collaboravano con lui potevano ricopiare quanto prodotto. La composizione del nucleo principale della Historia, ossia le parti riguardanti Lutero e il primo periodo del Concilio, avvenne per la maggior parte fra il 1632 e il 1643[2]. La seconda e terza parte del Concilio non furono trascritte da copisti ma rimasero probabilmente in forma di bozza e appunti; non ci sono però rimaste testimonianze concrete di questo materiale. Alciati morì senza riuscire a portare a termine il desiderio di Urbano VIII.

La storia inconclusa e inedita di Alciati, corrisponde ai seguenti codici del Fondo Concilio di Trento:

  • APUG 627: in questo manoscritto è presente la refutatio della storia del Concilio scritta da Paolo Sarpi. Nonostante nel progetto dell'Alciati il contenuto di questo volume costituisse la parte finale dell'opera, fu probabilmente il primo manoscritto ad essere composto, dato che esistevano già fonti a stampa.
  • APUG 628: è il secondo manoscritto della Historia considerando l'ordine cronologico; inizia ex abrupto con l'apertura del Concilio di Trento il 13 dicembre 1545, trattando del primo periodo del Concilio fino alla sua sospensione indetta da Paolo III nel settembre del 1549.
  • APUG 629: è il manoscritto che contiene la prima parte della Historia, dalla nascita del Luteranesimo alla Dieta di Worms del 1521. Nella prefazione, Alciati, dopo aver menzionato l'incarico ricevuto, parla delle fonti del suo lavoro e della difficoltà di accesso ad esse; viene fatta poi una descrizione del progetto e degli obiettivi della sua ricostruzione storica.
  • APUG 630: contiene delle trascrizioni della Historia fatte da quattro copisti differenti. Le prime 22 pagine contengono la Pseudo-historia Concilii Tridentini refutata, seguita dall'introduzione e l'inizio della storia del Luteranesimo fino al 31 ottobre 1517; le ultime cento pagine seguono poi il primo periodo del Concilio fino al 21 maggio 1546: anche qui sono presenti alcune correzioni di mano di Alciati.
  • APUG 631: miscellaneo composto da note, fogli e appunti di Alciati, rilegati insieme dopo la sua morte. In questo codice si trovano le bozze della storia riguardante il primo periodo del Concilio e, data la loro natura di bozza, sono presenti numerosi interventi di mano dello stesso Alciati. Tutto quello che si trova in questo volume è stato incorporato negli altri quattro.



Incipit della Pseudo-historia Concilii Tridentini refutata



Trascrizione parziale della Pseudo historia Concilii Tridentini[edit]

Pseudo historia Concilii Tridentini refutata

Bibliografia[edit]

Fejér, József Defuncti secundi saeculi, I, Curia Generalitia S.J., 1985, 18;
C.E. O'Neill, Charles E.-J. M. Domìnguez, Joaquim M., Diccionario Histórico de la Compañía de Jesús, I, 41;
Sommervogel, C., Bibliothèque de la Compagnie de Jésus, I, 147;
Villoslada, Ricardo Garcia, Storia del Collegio Romano: dal suo inizio (1551) alla alla soppressione della Compagnia di Gesù (1773) , Apud aedes Universitatis Gregorianae, 1954, 225, 250, 323, 324, 327, 329, 332;
Kock, Ludwig, Jesuiten-Lexikon, Germany, 1934,35; ARSI, Ital. 5, 220-220v: Alciatus, Terentius.
https://it.wikipedia.org/wiki/Terenzio_Alciati (visto 16/05/2025);
Bibliografia Romana: notizie della vita e delle opere degli scrittori romani dal secolo XI fino ai nostri giorni Roma, Botta, 1880, 5.

Link esterni[edit]

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Entry by Pietro Pirri in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 2 (1960)


  1. Historia del Concilio Tridentino. Nella quale si scoprono tutti gl'artificii della Corte di Roma, per impedire che né la verità di dogmi si palesasse, né la riforma del Papato, & della Chiesa si trattasse. Di Pietro Soave Polano. In Londra. Appresso Giovan(ni) Billio. Regio Stampatore. MDCXIX. Edizione in Wikisource : https://it.wikisource.org/wiki/Istoria_del_Concilio_tridentino.
  2. il termine ante quem si può dedurre leggendo l'introduzione di questa parte dell'opera, dove si fa riferimento solo a Urbano VIII e mai a Innocenzo X, in carica al soglio pontificio dal 1644